13/07/2024 Tommaso Mosna

Dopo un anno di transizione, con tentativo autonomo, decido di tornare dove nacque questa insana passione per il Trail running: la partenza collettiva del RunTrento . Partenza alle 19 con pochi atleti ma un sacco di amici e persino un fratello. L'obbligo di svolgere una giornata di Trail work con la Sat ha fatto molta selezione e ci troviamo in 25 sotto l'arco di partenza.
Con tre minuti di ritardo dovuti al canonico sermone di Filippo Caon si parte a bomba con un ritmo insensato insieme a lauren e ema. Subito ai laghi colbricon una indecisione tra la mia voglia di tagliare ravanando e l' opposizione dei compagni ci porta fuori strada, rientrando dietro al gruppone nell' ilarità generale.
Si serra il ritmo e ci si riporta in testa, al Cece noto di essere più veloce dei compari sulla neve e sul tecnico e decido di sferrare un attacco insensato, COLTELLATA ALL'IMBRUNIRE.
Arrivo al cauriol in 4.50 ma già devastato da nausea e mal di stomaco. Dopo 10 minuti mi riprendo un po' e riparto, giusto in tempo per assistere all' arrivo e agli insulti dei pugnalati.
Sto sempre peggio, rallento e riesco a mangiare solo malte e gel. A forcella Litegosa due frontali in lontananza mi danno però lo stimolo per accelerare: saranno uomini in galline in fuga? Ovviamente era il mitico Luchino forti accompagnato da Ary nella sua clamorosa impresa: translagorai out and back! Sta meglio di me e corriamo 10 minuti insieme, poi proseguo la mia solitaria discesa nell'Ade.
Nebbia vento e stanchezza non bastano, mi si scarica la seconda batteria della frontale a Busa dell'Oro… Arranco inciampando ovunque con la lucina d"emergenza finché non vedo una sirena che mi ammalia: una frontale sopra al lago delle stelune! Un meraviglioso rastone con un cane mi offre sangria (no grazie) , coca e persino la sua frontale!
alle 11 giungo così al Manghen (6 ore dal Cauriol), praticamente svanito il sogno di stare nelle 16 ore, sto male non mangio e sono lento. D'altra parte, non vedo le luci dei miei inseguitori da ore. 15 minuti di grande cura del TRC con cambio maglietta calzini e scarpe e riparto.
Sono sempre più lento ma mi costringo a correre su falsopiano e discesa. Spinto da una smania di coca che neanche Lapo arrivo al @rifugiosetteselle dove i bociazi avventori fanno un gran tifo per me e mentono pietosamente sulle mie condizioni , dicendo di vedermi bene e incitandomi per una vittoria loca. In cima alla salita al passo del lago incontro Robby col cane che mi accompagna pietosamente fino al traguardo, che peraltro non era ancora stato montato vista la poca fiducia che il mio aspetto al manghen aveva generato nei ragazzi del TRC. 5 ore e 15 dunque per percorre la tratta più facile del percorso, purtroppo non c'era più benzina… Molto soddisfatto della prima (e probabilmente ultima) vittoria della mia tardiva carriera, ma avrei voluto stare nelle 16 ore (16.33 il tempo finale). Il motivo? Un anno fa Zoi mi aveva detto "un come ti se allena El minimo e la sera facilmente en meno de 16 ore…", detto col solito ghigno tra la presa per il culo, il serio e il faceto…. Ci riproveremo!
Dedico questa corsa a tutti gli amici scomparsi in montagna, con l'auspicio di non farne dei santini laici ma di tenerli vivi nella memoria per quello che erano ("è gente come tutti quanti noi, non mi sembra che siano dei santi, non mi sembra che siano eroi") lasciandoci ispirare dalle loro imprese.

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