Translagorai Classic

15/07/2023 Stefano Bertoldi

(La mia) TRANSLGORAI.

Racconto di “quella gara” che, per ora, è stata una vera sfida con me stesso. Non solo 80km con 5100D+, non solo erba e porfido, tanto, ma tanto porfido... non solo sudore e fatica, ma un viaggio pieno di emozioni, di amicizie nuove e, riscoperte. Ho capito che se si ha testa ed allenamento si può arrivare lontano.. anche con una sacca d'acqua e un sacchetto di M&M’s (l’integratore del futuro 😜). 

Partenza. Ore 19.10. Un mix di agitazione e paura che in poco tempo svanisce. Convinto di affrontarla in modalità “risparmio energetico” mi trovo a correre già dopo i primi metri… con il gruppetto composto da Letizia, Andrea e Vaccari. Una corsetta leggera che, in qualche ora ci porta velocemente al Rif. Sette Selle, dove veniamo accolti come “Signori”; un momento per qualche scatto e poi si riparte… sono circa le 22.30, frontalini accesi 💡, Leti purtroppo si scaviglia e ci troviamo quindi a dover dividere il gruppo in due. Io rimango con Vaccari.

Proseguiamo con buon ritmo fino al Passo Manghen, dove troviamo tutta l’allegra combriccola degli organizzatori pronti ad accoglierci con un buon banchetto… e da qui, sono sincero, inizia la mia crisi: crampi per 15km che, dopo essermi liberato dal cibo solido, scompaiono… (per fortuna!). Io e Vaccari ci vestiamo e sistemiamo al meglio e, via, si punta al Rif. Cauriol. Maciniamo km su km, chiacchierando e raccontandoci un po’ in generale per capire cosa sia successo negli ultimi 20 anni. Subito dopo il Lago delle Stellune una “lucina sorridente” si avvicina velocemente a noi… è Andrea che, dopo aver accompagnato Leti fino al Manghen è ripartito in solitaria, raggiungendoci 15km dopo. Che bello! Siamo ritornati in 3!

Tra una chiacchiera e l'altra non ci si accorge che la notte fa spazio al giorno, ogni forcella diventa un punto panoramico dove guardare la meraviglia che ci circonda. Bellissimo… Troppo riduttivo spiegarlo a parole…Camminando e pensando un po’ alle sensazioni del momento mi trovo a distanziare i miei compagni. Mi sento bene e decido di proseguire il cammino in solitaria con i miei appunti. Nell’arco di un’ora mi trovo al Rif. Cauriol: ho già fatto 52km con 3100D+ non riesco più a correre, ma mi sento bene e ho buone sensazioni. Approfitto della gentilezza dei ragazzi che ci accolgono, mi siedo a bere una Coca-Cola e tra una battuta e l’altra, mi ricarico la sacca idrica. Sento che è ora di ripartire, il pensiero del calore e della luce del sole che sale e picchia in testa, per assurdo, mi fa venire i brividi. Sono di nuovo “solo”, appunti alla mano e via con quell’obbiettivo: “Voglio arrivare al Passo Rolle!”

Inutile dire quante forcelle, passi e sassaie ho incontrato e superato.. come è anche inutile dire quanti pensieri negativi mi hanno sfiorato la mente e quante parolacce ho espresso 🙊😅... 10-15km alla fine, avanti… avanti e avanti... durante i quali trovo Elia e Luca “cotti” dalla gara anche loro, ma ciò nonostante ancora motivati per portarla a termine. Realizziamo che l’arrivo è sempre più vicino. Insieme arriviamo ai Laghetti Colbricon, dove sento: “Ehi?! Randagio?!”. Alzo lo sguardo e vedo lui, Andrea Patrian, un amico giunto lì per accompagnarmi all'arrivo. Così è stato e con le mie ultime forze son riuscito ad arrivare al Passo Rolle, correndo. Lí, ho trovato le mie “fotografe ufficiali” Mara e Claudia 😊, tutta l'organizzazione che mi accoglie a suon di campanaccio 😁!

F I N I T O: più o meno 20ore e 14minuti.

Per ultimo, ma non per importanza, ci tengo a dire che nel percorso non ho incontrato solo km, ascese e/o discese… ma un bel po’ di me stesso… un’esperienza, che conserverò per tutta la vita.

Un Grazie particolare va, per diversi aspetti, ai miei “personal trainers” Mara e Roberto, agli amici Andrea&Claudia e a tutti i “Run-dagi”; a tutta l'organizzazione e il team dei Run Trento.

F I N E, forse... “link in bio per il libro..” scherzo! 🤣🤣🤣 

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